Paolo Magri al Liceo  Filippo Lussana di Bergamo

Il mondo alla prova di Trump

Personale scolastico

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Paolo Magri al Liceo  Filippo Lussana di Bergamo

Il mondo alla prova di Trump

 

E’ stata brillantemente inaugurata da Paolo Magri, intervistato da studentesse della scuola, la nuova cabina acustica insonorizzata, collocata nell’atrio, al primo piano, dell’Edificio due del Liceo Scientifico “Filippo Lussana” di Bergamo, pensata e voluta dalla Dirigente Scolastica del Lussana, dott.ssa Simonetta Marafante.                              .

Direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), docente di Relazioni Internazionali all’Università Bocconi, giornalista pubblicista, Paolo Magri, tra i massimi conoscitori ed esperti degli scenari globali, della politica estera americana, di Iran e Medio Oriente, è stato ospite del Liceo “Lussana”, giovedì 27 febbraio, con una  conferenza-dibattito dal titolo Il mondo alla prova di Trump.

Una grande emozione inaugurare il nuovissimo box della radio del Liceo Lussana, il mio liceo di tanti anni fa“, ha dichiarato Paolo Magri (nato a Bergamo nel 1960), dopo la splendida conferenza, che si è svolta nella Sala ipogea del Liceo Lussana, alla presenza di una platea gremita di studenti e docenti che hanno animato il dibattito finale.

Pazzia, tattica o strategia è quella che guida il neo Presidente americano Donald Trump, che da sei settimane “allucinanti”  – come ha detto Paolo Magri – sta sconvolgendo il mondo intero? Su questo interrogativo si è sviluppata l’analisi di Magri, a proposito dei nuovi scenari globali che si stanno profilando, dopo le prime sconvolgenti dichiarazioni di Trump, destinate a trasformare il 2025 nell’anno dell’incertezza. Una cosa è certa – spiega Paolo Magri – nei prossimi mesi il mondo arriverà alla prova dei fatti: guerra o pace, dazi (quanto alti e per chi), crescita e inflazione, tassi e transizione verde. Una scommessa globale in cui l’Unione Europea dovrà essere presente, una scommessa che all’Europa chiede una precisa strategia politica, economica e anche militare, una sorta di Europa First, come hanno già fatto Cina e Stati Uniti. Un’America che torna “isolazionista”, un’America che si percepisce ultrapotente, circondata e isolata da due oceani, interessata ad occuparsi politicamente solo delle Americhe, potrebbe forse essere, secondo Paolo Magri, la strategia politica di Trump.

Ma che cosa davvero farà il Presidente americano circa lo scontro tra Hamas e Israele, o nella partita Russia-Ucraina, con una pace imposta che – afferma Magri – risulta totalmente sbilanciata a favore di Putin, quale sarà il futuro politico di Netanyahu, di Israele e della Palestina, come si definirà la strategia americana con l’Iran e la Cina, secondo Trump, come cambierà la politica americana nei confronti dell’Europa, questo nessuno ancora lo sa.

Maria Imparato