Il Lussana con le donne per le donne. “NO” alla violenza contro le donne
Le donne continuano a morire, uccise dai loro compagni, mariti, fidanzati ed ex fidanzati, massacrate da padri e fratelli, addirittura dai figli.
Una strage senza fine che causa una catena di lutti e drammi incolmabili, che si trascinano per generazioni.
A Roma alla manifestazione di “Non una di meno”, che si è svolta alla vigilia del 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne 2024,
hanno partecipato 150mila manifestanti, per protestare con forza contro la violenza di genere, fisica e psicologica, contro i femminicidi e qualsiasi
altra forma di sopraffazione ai danni delle donne.
E la parola che più di tutte è risuonata, rimbalzando e ricorrendo con orgoglio e determinazione nel coro delle partecipanti all’evento
“Non una di meno”, ad un anno dall’orrendo omicidio di Giulia Cecchettin, è stata: “patriarcato”.
Sono 106 le donne tragicamente uccise dall’inizio dell’anno, una strage che continua, una violenza strutturale che non sembra davvero aver fine.
Con un flash mob, approvato dalla Dirigente Scolastica, Prof.ssa Simonetta Marafante, e realizzato dalla Prof.ssa Patrizia Falzone, anche il Liceo Scientifico Statale “Filippo Lussana”
di Bergamo ha fatto sentire la sua voce, lunedì 25 novembre, proprio nella mattinata della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne 2024.
Tre minuti e trentasette secondi la durata del flash mob. 195 gli studenti del Liceo Lussana coinvolti (Classi 3F, 5A, 5B, 5M, 5N, 5O, 5P, 5T).
Una suggestiva coreografia per sensibilizzare alunni, genitori e docenti sul dramma dei femminicidi e della violazione dei diritti umani, che molte (troppe) donne nel mondo ancora sistematicamente subiscono.
Sulle note del brano musicale di Fiorella Mannoia, “Nessuna conseguenza” (2016) – alle tastiere Paolo Brembilla e Filippo Bassani, cantante Sofia Docimo, tutti studenti della classe 5N – si è svolto sul tetto della palestra ipogea del Liceo Lussana il flash mob, ideato dalla prof.ssa Falzone, in collaborazione con il prof. Luca Babaglioni.
Studenti di bianco vestiti hanno creato plasticamente con i loro corpi la scritta “NO”, a indicare il grido dell’intera comunità scolastica contro l’orrore della violenza sulle donne.
Sulla scena intanto si snodava, sulle struggenti note della canzone di Fiorella Mannoia, un doppio corteo di studenti in abiti neri, a comporre con un drappo rosso, lungo 25 metri, il fiocco rosso divenuto il simbolo del 25 novembre.
Si ringraziano vivamente tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa splendida e potente manifestazione: per le riprese, Serena Legname e Manuel Sicilia, e i professori Roberto Colella, Stefania Tadini e Giovanni Rota Sperti; per la realizzazione del flash mob, il prof. Luca Babaglioni e Nicoletta Villa; per il montaggio del video, due studentesse della Classe 5M, Yasmine Bahri e Giorgia Seghezzi.
Maria Imparato
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